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Correlazioni in Medicina



Gli anticorpi anti-fosfolipidi possono rappresentare un parametro prognostico nel linfoma non-Hodgkin aggressivo


I pazienti affetti da tumori hanno un’aumentata prevalenza di anticorpi anti-fosfolipidi ( APA ).

Ricercatori israeliani hanno valutato la prevalenza di anticorpi anti-cardiolipina ( aCL ) ed anticorpi anti-beta2-glicoproteina 1 ( anti-beta2-GPI ) nei pazienti con linfoma non-Hodgkin, e ne hanno esaminato il significato clinico e prognostico.

Hanno preso parte allo studio 86 pazienti con linfoma non-Hodgkin.

Elevati livelli di APA sono stati trovati in 35 pazienti ( 41% ) al momento della diagnosi: 1 paziente con aCL IgG, 5 pazienti con aCL IgM, 5 con aCL IgA, 1 con anti-beta2-GPI IgG, 14 con anti-beta2-GPI IgM e 19 anti-beta2-GPI IgA.

L’attività anticoagulante ( LAC ) è stata trovata nel 4.5% ( 3/67 ) dei pazienti.

Non c’è stata nessuna significativa correlazione tra elevati livelli di APA e l’età del paziente o il sesso, lo stadio della malattia o il grado, il coinvolgimento del midollo osseo, i livelli plasmatici di lattato deidrogenasi, i livelli plasmatici di beta2-microglobulina, il punteggio IPI ( International Prognostic Index ), lo stato di performance, il tipo di trattamento, o la risposta al trattamento.

E’stata osservata una correlazione tra elevati livelli di anticorpi anti-fosfolipidi ed assenza della malattia extranodale ( p = 0.045 ).

Una forte correlazione negativa è stata riscontrata tra gli elevati livelli di anticorpi antifosfolipidi alla diagnosi ed il tempo di sopravvivenza.

La sopravvivenza a due anni è stata mediamente del 90% nei pazienti senza livelli di anticorpi anti-fosfolipidi alla diagnosi rispetto al 63% per i pazienti con elevati livelli di anticorpi anti-fosfolipidi ( p = 0.0025 ).

I livelli di anticorpi anti-fosfolipidi sono aumentati nel 41% dei pazienti con linfoma non-Hodgkin alla diagnosi e sono risultati correlati ad una più breve sopravvivenza.

Secondo gli Autori i livelli di anticorpi anti-fosfolipidi possono rappresentare un fattore prognostico indipendente nel linfoma non-Hodgkin aggressivo. ( Xagena2006 )

Bairey O et al, Eur J Haematol 2006; Epub ahead of print


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